SABATO 13 NOVEMBRE 2021 - ORE 16:00 | ONLINE

MASTERCLASS Visioni Urbane: raccontare la città attraverso il cinema con Gloria Aura Bortolini

16:00 del 13 Novembre

Gloria Aura Bortolini terrà una Masterclass per il Festival Visioni Urbane sulla costruzione del racconto visivo e sonoro dell’esperienza urbana, spiegando approcci e approfondimenti di ricerca in riferimento ai temi della città contemporanea.
Presentazione del film fuori concorso London Afloat. di Gloria Aura Bortolini

Gloria Aura Bortolini è un membro della giuria di selezione del Film Festival Visioni Urbane per la categoria di concorso A-Place / Resilient Communities.

Gloria Aura Bortolini è documentarista, fotografa e giornalista specializzata in tematiche sociali, arte, lifestyle e viaggi. Nata a Treviso, laureata in Economia all’Università di Bologna e in Comunicazione all’Università Pompeu Fabra di Barcellona. Il suo lavoro l’ha portata a vivere a Parigi, Buenos Aires, Rio de Janeiro e Londra dove ha collaborato con diverse televisioni e riviste italiane ed internazionali. Fotografa riconosciuta dalla Sony World Photography Awards con una menzione speciale per la categoria “foto di viaggio”. Autrice e conduttrice di una rubrica di viaggio del programma “Kilimangiaro” di RAI3; inviata del programma “Top tutto quanto fa tendenza” di RAI1; conconduttrice del programma “Community” di RAI Italia. Autrice e conregista del documentario “Lei è mio marito”; autrice e regista dei documentari “London Afloat”, “(con)fine”, “Adunata del Piave”; assistente alla regia del lungometraggio “Leoni”; regista del cortometraggio “Out of the blue”. Ideatrice del podcast “il mondo in una stanza” dedicato a viaggi, arte e cultura.

London Afloat

Dichiarazione della regista
“Prima di trasferirimi a Londra non sapevo dell’esistenza del canale di Regent che scorre nella parte nord della capitale. Poi ho trovato casa proprio di fronte a questo canale e dalla finestra della mia camera vedevo tante houseboats attraccate lungo la sponda del canale. Da lì mi sono incuriosita e ho cominciato ad intervistare questa comunità variegata di persone che vivono in barca. E’ un fenomeno abbastanza recente ma in piena esplosione, perché con la crisi e il prezzo folle delle case, molti hanno trovato nelle houseboats un’alternativa per vivere in quartieri centrali e costosi senza pagare affitti esorbitanti. L’unico inconveniente è che per legge queste barche devono spostarsi ogni due settimane da un quartiere all’altro, non possono stare fisse in un posto, a meno che non stiano all’interno di un porto, ma ce ne sono pochi e sono piuttosto cari”.
“Ho raccontato la vita di sei personaggi molto diversi tra loro: dal banchiere di successo, Lionel, che vive in una grande barca con il maggiordomo all’artista Franck che vive nella barca più piccola di Londra (4x3 metri). Per alcuni è una scelta di vita, per altri è l’unica alternativa possibile per vivere a Londra. Il film invita lo spettatore a riflettere su questioni di carattere universale: la ricerca della felicità, di una vita in cui riconoscersi e la difficoltà di essere diversi in una società sempre più omologata”.

Premi
Miglior Documentario sezione “On the river” al Sole Luna Doc Film Festival
Miglior Documentario sezione “Visioni Urbane” al Visioni Italiane
Miglior Documentario al festival A Corto di donne
Miglior documentario al festival di San Pietroburgo The sea is calling