Migrants, Refugees & Displaced Communities (Fuori concorso)

Iuventa

Michele CinqueItaly - 90 min
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Il film documentario Iuventa racconta gli eventi di un anno cruciale della vita di un gruppo di giovani europei, tutti con differenti ruoli impegnati nel progetto umanitario della ONG Jugend Rettet: dal primo viaggio della nave Iuventa nel Mediterraneo fino alle pesanti accuse che oltre un anno dopo hanno portato al sequestro preventivo della nave nell’ambito di un’indagine sull’immigrazione clandestina.
L’obiettivo della ONG dalla sua formazione è sempre stato quello di dimostrare che un programma di salvataggio nel Mediterraneo è non solo necessario ma è anche un dovere morale dell’Europa: i giovani di Jugend Rettet non hanno mai pensato di rappresentare niente di più che una soluzione temporanea al vuoto lasciato dall’Europa all’indomani della chiusura di Mare Nostrum.
La narrazione del film è costruita a partire dalla prima missione della Iuventa: dalla partenza dal porto di Malta al ritorno della nave al porto della Valletta dopo 15 giorni in mare in cui sono state salvate oltre 2000 persone. Dopo la prima missione il film ci porta a Berlino e in Italia dove il futuro di Jugend Rettet viene messo in discussione.
Iuventa, proprio per la giovane età dei protagonisti, è una sorta di racconto di formazione: il trovarsi davanti all’orrore della tragedia che si consuma quotidianamente nel Mediterraneo e la graduale presa di coscienza della complessità dei problemi socio politici connessi al grande tema della migrazione portano i giovani protagonisti a mettere in dubbio il senso dell’intero progetto che, in qualche modo, determina per loro la perdita dell’innocenza.

Michele Cinque, nato a Roma il 27/03/1984, è laureato in filosofia presso La Sapienza e dal 2004 si occupa di produzione di documentari per il cinema, serie tv, reportage per la televisione e della direzione artistica di eventi culturali. Nel 2007 dirige Lavoro Liquido, documentario vincitore del Premio Opera Imaie e presentato in diversi festival internazionali, e Top Runner, vincitore di una menzione d’onore e del Premio Speciale del Senato della Repubblica Italiana al FICTS 2009 e di un premio speciale al Palermo Sport Film Fest. Nel 2011 fonda la Lazy Film e produce e dirige un documentario sulla vita di Bob Marley e una biografia di Louis Armstrong entrambe andati in onda su Rai Due e Rai Storia. In questi anni ha realizzato diversi contenuti per Rai Italia, Rai Storia e Rai Tre, tra cui una serie tv sugli sport estremi distribuita in Italia, a Hong Kong, in Francia e in Finlandia.

Dal 2013 è corrispondente estero di Rai Italia prevalentemente dal Sud America e tra il 2013 e il 2017 produce oltre cento filmati dal mondo per il programma Community. Il suo ultimo film Sicily Jass, (selezione ufficiale al 27th New Orleans Film Festival e al Mimo Festival Brasile) co-prodotto con Rai Cinema, finanziato e riconosciuto di Interesse Culturale dal M.I.B.A.C.T. è stato presentato in anteprima al Festival dei Popoli 2015 e premiato a Salina DocFest e al See you Sound di Torino. Dal 2009 al 2013 cura la direzione artistica di Doctorclip: Roma poetry film festival, sostenuto da Roma Capitale e dalla Regione Lazio.

Nel 2015 Michele Cinque ha iniziato ad occuparsi di arti digitali realizzando prima Urban-map a Tor Sapienza e poi fondando il primo festival di Light Interaction Design a Roma, Ro-map (Roma Light Interactive Festival), che è giunto alla sua terza edizione coinvolgendo un pubblico sempre più ampio.

A maggio 2016 è invitato a realizzare come artista due mostre a Rio de Janeiro tra video-arte e interattività commissionate dagli Inglesi di People Palace Project nell’ambito del Lab Criativo, una sull’Utopia nella favela della Marè, RJ, e la seconda sui trasporti metropolitani della capitale carioca.

Nel luglio del 2016 si imbarca sulla Iuventa al largo delle coste della Libia per girare Iuventa, un documentario per la sala sulla crisi dei migranti nel Mediterraneo, coprodotto con Rai Cinema e ZDF/3Sat. Nel 2017 è vincitore del progetto Migrarti del Mibact con la Lazy Film grazie al quale è stato prodotto il film cortometraggio Jululu, ambientato nei ghetti in Puglia dove vivono i braccianti agricoli immigrati. Jululu ha vinto il premio Miglior Regia alla 74° Mostra del Cinema di Venezia e il premio Abba al Milano Film Festival 2017.